Permacrisi. Cosa ne pensano gli europei

29 febbraio 2024 09:30 - 13:30
Luogo: 
Sala Castoldi, S. Agostino
Conferenze/Convegni/Workshop
Persona di riferimento: 
Alberto Zatti (alberto.zatti@unibg.it)
Strutture interne organizzatrici: 
Dipartimento di Scienze Umane e Sociali

Rappresentazioni e angosce degli europei di fronte alla prospettiva di una crisi permanente
 

Programma: 

Incontro-dibattito pubblico a partire dai risultati di una ricerca europea

Intervengono

  • Gianluca Bocchi, Ordinario di Filosofia della globalizzazione (Università degli studi di Bergamo)
  • Simona Mori, Ordinaria di Storia delle istituzioni politiche (Università degli studi di Bergamo)
  • Giuseppe Scaratti, Ordinario di Psicologia delle organizzazioni (Università degli studi di Bergamo)
  • Leonida Tedoldi, Ordinario di Storia delle relazioni internazionali (Università degli studi di Bergamo)
  • Alberto Zatti, Associato di Psicologia sociale (Università degli studi di Bergamo)

Nell’incontro verranno presentati i risultati di una ricerca che ha coinvolto soggetti di cinque nazioni europee: italiani, francesi, inglesi, tedeschi e polacchi. I principali risultati della ricerca mostrano come il concetto di Permacrisi si leghi fortemente a parole come arma nucleare, III guerra mondiale e virus covid-19.
Permacrisi evoca inoltre angosce e paure diverse nei campioni nazionali: gli italiani temono di perdere forza, i francesi esprimono rabbia perché non compresi mentre gli inglesi sono soprattutto angosciati dalla prospettiva di rimanere isolati socialmente. Un contrasto fra i concetti di Politica e Democrazia è stato analizzato anche sulle dichiarazioni d’appartenenza del campione a orientamenti politici quali conservatori, democristiani, socialdemocratici, verdi e della sinistra.